Sebbene ci sia stato il cambio al vertice della presidenza del Consiglio, la riforma del codice della Strada va avanti. E così Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed Erasmo D'Angelis, sottosegretario con particolare delega alla riforma del CdS, procedono su questo fronte. Lupi ha dichiarato più volte che "o l’Italia cambia o l’Italia muore" e che tutti debbono fare la propria parte. All'incontro con i vertici di UNASCA, l’associazione maggiormente rappresentativa degli studi di consulenza automobilistica e delle autoscuole, Lupi ha parlato anche della riforma della patente. Emilio Patella, Segretario Nazionale Unasca Autoscuole, gli ha presentato alcune proposte.
Sembra un settore in cui domina la componente maschile ed invece ora le donne sembrano sempre più dire la loro. Parliamo del settore delle automobili. Secondo un rapporto realizzato da Frost & Sullivan, che verrà presentato il prossimo 25 giugno nell'ambito del workshop annuale 'Urban Mobility 3.0: Future of Mobility and New Mobility Business Models' organizzato a Londra, sono il 51% delle donne americane ad essere patentate. Un dato che segna un sorpasso ormai storico sugli uomini.
Come si legge in una nota della società di analisi:
Le discussioni su questo tema punteranno a identificare i futuri cambiamenti che caratterizzeranno il settore dell'auto in funzione della 'crescita' del potere delle donne in questo ambito. In Gran Bretagna, fa notare il documento della Frost & Sullivan, il numero delle patenti rilasciate a maschi è in continua discesa, mentre quello relativo alle guidatrici sale costantemente dal 2011 del 2,5% all'anno. Già oggi le donne in Gran Bretagna passano più tempo in auto dei maschi e realizzano percorrenze più elevate.
Sarwant Singh, direttore generale e partner della Frost & Sullivan, ha dichiarato:
''Sebbene non sia facile fare previsioni esatte sui trend che sono collegati al possesso dell'auto è chiaro che già oggi le decisioni di acquisto sono influenzate all'80% dalle donne. Al momento di acquistare un'auto le donne guardano più alla praticità, ma tendono anche ad associare alla loro decisione le aspirazioni di libertà e di indipendenza. Questo significa che in tutti i segmenti le auto saranno più personalizzate e che vedremo anche più city car realizate 'su misura'. Ma al tempo stesso ci sono trend che indicano l'espansione di segmenti tradizionalmente maschili, come i suv e le auto di lusso''. Affrontando il tema delle caratteristiche dei modelli che, in futuro, saranno acquistati dalle donne, Singh ha spiegato che ''in generale le donne preferiscono veicoli più piccoli e più manovrabili, ma danno anche importanza al design, alla spaziosità, alla sicurezza, alla qualità dei materiali, ai colori ed alla sostenibilità ambientale. E amano dispositivi come il park assist, i bocchettoni per il rifornimento facilitato, l'apertura delle porte senza chiavi e i sistemi integrati per i telefonini e per i dispositivi d'intrattenimento''.
Secondo Frost & Sullivan il maggiore peso delle donne in campo automobilistico servirà ad accelerare la diffusione dei sistemi di guida autonoma, degli 'assistenti' digitali e di quelle soluzioni che sono associate alla salute e al benessere fisico.
La persona che guida l'auto dev'essere la stessa persona a cui è intestato il libretto di circolazione, pena una multa che va da 705 a 3.526 euro ed il ritiro del libretto. Questa notizia, che circola in rete da un po' di tempo ha però generato una certa confusione, dando il via al dipanarsi di tutta una serie di informazioni poco corrette. In primis, da lunedì 3 novembre, secondo quanto comunicato dalla circolare del Ministero dell’Interno del 10 luglio 2014, scatta l’obbligo di registrare presso la Motorizzazione e annotare sulla carta di circolazione il nome di chi non è intestatario di un veicolo, ma ne ha la disponibilità per più di 30 giorni. L'obbligo, comunque, non è retroattivo e ricade solo sugli atti posti in essere dal giorno di entrata in vigore della normativa, mentre per quelli precedenti al 3 novembre 2014 rimane facoltativa. La norma, inoltre, coinvolge i professionisti, cioè coloro che usano le auto aziendali. Questa norma rappresenta il proseguimento di un discorso avviato con la riforma del Codice della Strada nel 2010 e avente lo scopo di regolare “l’intestazione temporanea dei veicoli” per individuare i responsabili delle infrazioni e scoprire le intestazioni fittizie. La norma riguarda principalmente “le società di autonoleggio, i veicoli in comodato, quelli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti, quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria”, come riferito dal direttore generale della Motorizzazione Maurizio Vitelli. Quando si tratta di comodato d’uso all’interno del nucleo familiare l’obbligo infatti non c’è se si tratta di persone conviventi. Chiaro che quindi i figli che usano la macchina dei genitori sono esenti da tale tipo di norma.
Per aggiornare il libretto di circolazione bisogna recarsi alla Motorizzazione agli sportelli del Dipartimento dei Trasporti. Aggiornare la carta di circolazione costa 25 euro (di cui 16 euro di imposta di bollo e 9 euro di diritti di motorizzazione). Qualora si verifichi il caso di comodato di veicoli aziendali, sia dipendenti assegnatari a titolo gratuito sia quando i mezzi sono intestati a una casa costruttrice e dati a istituzioni, il nome dell'utilizzatore non va annotato sulla carta di circolazione, ma registrato solo alla Motorizzazione con la ricevuta dell'adempimento che non va tenuta a bordo.