“E' deludente che, all'ultimo miglio, nel passaggio tra la Commissione Bilancio e l'Aula, Governo e maggioranza (che pure si erano espressi a favore del mio emendamento nella Commissione di merito, cioè in Commissione Finanze) abbiano scelto una sorta di strategia dilatoria sulla mia proposta di progressivo superamento del bollo auto, tassa tra le più odiate dai contribuenti italiani".
La proposta di eliminazione del bollo auto prevede che coloro che acquistano un'auto nuova non paghino il bollo per i primi 3 anni (5 nel caso in cui l'auto sia green). Trascorso questo arco di tempo il bollo torna poi ad essere pagato secondo il criterio di "più inquini, più paghi", con un importo del bollo proporzionato alle emissioni. Insomma, parliamo di una sorta di mezza eliminazione del bollo auto che avrebbe lo scopo di incentivare l'acquisto di auto nuove e poco inquinanti. Vedremo come finirà.
La legge stabilità ha decretato una strana legge: i veicoli storici con più di 20 anni e meno di 30 anni dovranno pagare il bollo, anche se iscritti a FMI (moto) e ASI (auto). Fine delle esenzioni e dunque delle agevolazioni per buona parte dei mezzi, con conseguente deprezzamento, esportazione o demolizione. Così com'è stato per il superbollo del Governo Monti, ci sarà la fuga all’estero dei veicoli storici con meno di 30 anni, tutelati fino a ieri e viene devastato anche il settore della riparazione, degli artigiani, dei carrozzieri, dei meccanici, con tutto che ruota attorno ai veicoli over 20 e under 30.
Non sembrano dunque esserci delle norme a favore, o che tutelano, del mercato dei veicoli, né nuovi né usati. Insomma, una vera sconfitta per la passione delle auto.
La legge di stabilità ha previsto una serie di cambiamenti per quel che concerne il bollo auto 2015: aumenti e modifiche per quel che concerne i benefici dei quali hanno potuto fruire i possessori di automobili con meno di 30 anni.